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riscatto della laurea

Riscatto della laurea 2024: tutte le informazioni necessarie!

Riscatto della laurea: lo sai che è una possibilità che il sistema pensionistico italiano offre ai lavoratori per valorizzare il periodo universitario e utilizzarlo ai fini contributivi? Questa opzione diventa particolarmente interessante per chi desidera anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e accedere alla pensione prima del previsto, ma questa opzione non è esente da costi, spesso elevati, e da variabili che richiedono un’attenta valutazione.

Molti lavoratori decidono di riscattare gli anni di laurea solo in tarda età lavorativa, quando il loro reddito è più alto, ma questo può comportare un onere molto gravoso.

Per fortuna, esistono diverse modalità per calcolare il riscatto, ciascuna con i propri vantaggi e svantaggi.

Vediamo insieme quali sono le principali opzioni e come scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.

INDICE

Riscatto della laurea: modalità e analisi dei costi

Attualmente, è possibile riscattare gli anni di laurea utilizzando tre diverse modalità:

  1. Riscatto con sistema della riserva matematica
  2. Riscatto con sistema percentuale
  3. Riscatto agevolato

Ognuna di queste soluzioni ha un impatto diverso in termini di costo e benefici futuri per la pensione.

In questo articolo vediamo nel dettaglio ciascuna modalità, i vantaggi e i limiti che comportano.

Riscatto della laurea con sistema della riserva matematica

Il riscatto con sistema della riserva matematica è uno dei metodi più onerosi per riscattare gli anni di studio, poiché si basa sulla differenza tra il trattamento pensionistico che si otterrebbe includendo gli anni di laurea e quello che si avrebbe senza riscattarli. La differenza, nota come “riserva matematica”, viene moltiplicata per coefficienti specifici che variano in base all’età, al sesso, ai contributi già versati e alla categoria lavorativa (lavoratori dipendenti o autonomi).

Questo metodo diventa particolarmente costoso man mano che si avanza nella carriera, poiché il reddito pensionabile aumenta con l’anzianità di servizio.

La diretta conseguenza?

Più il lavoratore è vicino alla pensione, maggiore sarà l’onere da sostenere.

Riscatto della laurea con sistema percentuale

Il riscatto con sistema percentuale è applicato ai periodi che rientrano nel sistema contributivo, ossia a partire dal 1996, o dal 2012 per chi aveva già 18 anni di contributi al 1995. In questo caso, l’onere di riscatto si calcola moltiplicando l’aliquota contributiva vigente (ad esempio, il 33% per i dipendenti) per il reddito imponibile degli ultimi 12 mesi, e poi moltiplicando il risultato per il numero di anni da riscattare.

Questo sistema diventa più costoso con l’avanzare della carriera, in quanto i redditi tendono a crescere negli anni.

In ogni caso è possibile applicare il sistema percentuale anche ai periodi precedenti al 1996, se si sceglie il ricalcolo contributivo della pensione, come avviene per chi opta per Quota 103 o Opzione Donna.

Riscatto della laurea agevolato

Il riscatto agevolato, introdotto dall’articolo 20 del DL 4/2019, è una soluzione più economica rispetto ai metodi tradizionali. In questo caso, l’onere di riscatto si basa su un minimale contributivo, che per il 2024 è fissato a 18.415 euro, moltiplicato per l’aliquota del 33%. Il costo per un anno di riscatto ammonta quindi a circa 6.076,45 euro, indipendentemente dal reddito del lavoratore.

Ad esempio, se un lavoratore decide di riscattare 4 anni di laurea nel 2024, il costo totale sarà di 24.307,80 euro. Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa dal punto di vista economico, ma non sempre offre il miglior rendimento in termini di pensione futura.

Riscatto agevolato: quando conviene?

La convenienza del riscatto agevolato dipende soprattutto dall’obiettivo principale del lavoratore. Se l’obiettivo è anticipare il pensionamento, il riscatto agevolato rappresenta una valida opzione per raggiungere i requisiti contributivi in tempi più brevi.

In questo caso è da considerare il fatto che, in termini di importo della pensione, questa scelta può comportare delle penalizzazioni.

Il riscatto agevolato incrementa il montante contributivo in modo limitato, quindi l’aumento dell’assegno pensionistico potrebbe essere modesto. Inoltre, per chi ha periodi precedenti al 1996, questa opzione implica spesso l’accettazione del calcolo contributivo, che potrebbe ridurre ulteriormente l’importo finale rispetto al sistema retributivo.

Per comprendere meglio l’impatto economico delle diverse opzioni di riscatto, vediamo alcuni esempi concreti:

Esempio 1

Lavoratore dipendente con reddito medio-basso che riscatta 3 anni di laurea nel 2024:

  • Riscatto ordinario: onere di 38.450,67 euro – pensione lorda mensile di 1.324,56 euro – anticipo di 3 anni.
  • Riscatto agevolato: onere di 18.230,85 euro – pensione lorda mensile di 926,18 euro – anticipo di 3 anni.
  • Esempio 2: Dirigente che riscatta 4 anni di laurea nel 2024:
  • Riscatto ordinario: onere di 116.233,23 euro – pensione lorda mensile di 4.694,36 euro – anticipo di 1 anno.
  • Riscatto agevolato: onere di 24.307,80 euro – pensione lorda mensile di 4.211,13 euro – anticipo di 1 anno.

Come si può notare, il riscatto agevolato permette di risparmiare significativamente in termini di costo, ma comporta anche una riduzione dell’importo mensile della pensione.

Quali titoli di studio possono essere riscattati?

Il riscatto degli anni di laurea è possibile per i seguenti titoli di studio:

  • Diploma universitario (3 anni)
  • Laurea triennale, specialistica o magistrale
  • Diploma di specializzazione post-laurea (durata superiore ai 2 anni)
  • Dottorato di ricerca

Non sono riscattabili i periodi fuori corso, quelli già coperti da contribuzione o i corsi di studio per i quali non è stato conseguito il titolo. Tuttavia, è possibile riscattare più titoli di studio, purché rientrino tra quelli sopra elencati.

Il riscatto riguarda solo la durata legale del corso di studi. Ad esempio, per un corso di laurea triennale, si possono riscattare tre anni. Se la laurea è stata conseguita nella sessione estiva dell’ultimo anno, è possibile riscattare l’intero anno fino al 31 ottobre.

È possibile riscattare anche un titolo di studio conseguito all’estero, purché sia riconosciuto da un’università italiana o abbia valore legale in Italia. In tal caso, il riscatto riguarda la durata effettiva degli studi, fino a un massimo corrispondente alla durata legale del corso equivalente in Italia.

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