PREVIDAGE SRL
Sede legale
Corso Garibaldi, 49
20121 Milano (MI)
REA di Milano 2740204
CF e P.IVA 13733500964
Capitale sociale € 10.000
previdage@legalmail.it
Sedi operative
Via Larga, 8
20122 Milano (MI)
Piazza De Gasperi, 12/16
21047 Saronno (VA)
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Riscatto della laurea: quali sono le differenze tra riscatto ordinario e agevolato? Compiere questa azione può essere una mossa interessante per chi desidera anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e accedere alla pensione in anticipo.
Il riscatto degli anni di studio, purtroppo, però, comporta un costo spesso elevato, che non tutti i lavoratori riescono a sostenere. Molti, infatti, decidono di avvalersene tardi, magari quando il loro reddito è molto elevato, il che determina un costo sproporzionato.
Il riscatto degli anni di laurea può essere calcolato con diverse modalità, ciascuna con vantaggi e svantaggi.
Tra le principali opzioni ci sono:
In questo articolo vediamo in cosa consistono e come scegliere la soluzione più adatta.
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Il riscatto con sistema della riserva matematica è uno dei metodi più onerosi per riscattare gli anni di studio. Questo sistema calcola il costo in base alla differenza tra il trattamento pensionistico che si otterrebbe includendo gli anni di laurea e quello che si avrebbe senza tali anni. La differenza ottenuta, detta “riserva matematica”, viene poi moltiplicata per specifici coefficienti, che variano in base a età, sesso, contributi complessivi e categoria lavorativa, lavoratori dipendenti o autonomi.
Questo metodo risulta tanto più costoso quanto più si è avanti nella carriera lavorativa, poiché il reddito pensionabile tende a crescere con l’aumentare dell’anzianità di servizio.
Il riscatto con sistema percentuale è utilizzato per i periodi che rientrano nel sistema contributivo, cioè dal 2012 in poi per chi aveva già 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, e dal 1996 per tutti gli altri.
In questo caso, l’onere di riscatto viene calcolato moltiplicando l’aliquota contributiva vigente (es. 33% per i dipendenti) per il reddito imponibile degli ultimi 12 mesi, rapportato agli anni da riscattare.
Anche questo sistema diventa più oneroso con l’avanzare della carriera, poiché i redditi generalmente crescono negli anni. Tuttavia, è possibile applicare il sistema percentuale anche ai periodi precedenti al 1996, qualora si scelga il ricalcolo contributivo della pensione, come avviene per chi opta per Quota 103 o Opzione Donna.
Il riscatto agevolato è una soluzione pensata per ridurre il costo del riscatto degli anni di laurea, introdotto dall’art. 20 co. 6 DL 4/2019. Questo metodo permette di riscattare gli anni di studio pagando un costo inferiore rispetto ai metodi ordinari.
Il calcolo si basa su un minimale contributivo, 18.415 euro per il 2024, moltiplicato per l’aliquota di computo (33%). In questo modo, l’onere di riscatto per un anno è di circa 6.076,45 euro, indipendentemente dal reddito effettivo del lavoratore.
Un esempio concreto: se si richiede il riscatto agevolato di 4 anni nel 2024, il costo totale sarà di 24.307,80 euro. Questa soluzione è sicuramente più accessibile, ma bisogna fare attenzione: non sempre risulta conveniente dal punto di vista dell’importo finale della pensione.
La convenienza del riscatto agevolato dipende soprattutto dal fatto che consente di anticipare il pensionamento. Per chi desidera andare in pensione prima, il riscatto agevolato può essere utile per raggiungere i requisiti contributivi in meno tempo.
In termini di importo della pensione, però, è bene sapere che questa soluzione può comportare delle penalizzazioni.
Poiché il riscatto agevolato incrementa il montante contributivo in misura limitata (i contributi versati sono relativamente bassi), l’aumento dell’assegno pensionistico potrebbe essere esiguo. Se si sceglie di ricorrere al riscatto agevolato per periodi che rientrano nel sistema retributivo, inoltre, si potrebbe dover accettare il ricalcolo contributivo dell’intera pensione, che in molti casi risulta meno vantaggioso rispetto al calcolo retributivo.
Per chiarire meglio la differenza tra riscatto ordinario e riscatto agevolato, riportiamo alcuni esempi concreti.
Come si può notare, il riscatto agevolato permette di risparmiare notevolmente in termini di costo, ma comporta anche una riduzione dell’importo mensile della pensione.
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