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Importi 2024

Importi 2024: minimali di retribuzione e integrazione al trattamento

IMPORTI 2024: MINIMALI DI RETRIBUZIONE E INTEGRAZIONE AL TRATTAMENTO MINIMO

Con la circolare n. 21 del 2024, l’INPS ha comunicato i nuovi valori relativi ai minimali di retribuzione giornaliera, all’integrazione al trattamento minimo, e ai limiti per l’accredito dei contributi. Questi sono fondamentali per determinare la contribuzione previdenziale dovuta dai lavoratori e dai datori di lavoro.

L’INPS, in particolare, ha definito i parametri minimi per la retribuzione su cui calcolare i contributi previdenziali e assistenziali garantendo che i versamenti non siano effettuati su basi inferiori a quanto stabilito dalla legge.

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Importi 2024: Minimali di Retribuzione e Contribuzione

Per la maggior parte dei lavoratori, la contribuzione previdenziale non può essere calcolata su una retribuzione giornaliera inferiore ai minimali stabiliti. Questo limite deve essere rispettato per il calcolo dei contributi, il quale viene aggiornato ogni anno per effetto della rivalutazione delle pensioni in base al costo della vita.

Il principio di base è che i versamenti previdenziali devono essere calcolati su una retribuzione che rispetti il “minimale retributivo,” che non può scendere al di sotto dei valori stabiliti dalla legge anche in caso di paghe molto basse. La contribuzione, inoltre, deve tener conto del minimo contrattuale previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).

Importi 2024: Integrazione al trattamento minimo

Nel 2024, grazie alla perequazione applicata per adeguare le pensioni al costo della vita, l’integrazione al trattamento minimo sale a 598,61 euro mensili. Questa prestazione economica garantita dall’INPS è rivolta ai pensionati che ricevono importi molto bassi, sotto la soglia del minimo vitale. Per gli over 75, invece, è prevista una supervalutazione che incrementa ulteriormente l’integrazione.

Minimali di retribuzione per l’accredito dei contributi

Il minimale contributivo rappresenta la base minima su cui calcolare i contributi previdenziali. Anche se un lavoratore riceve una retribuzione inferiore al minimale, i contributi devono essere comunque versati su questa soglia minima.

Nel 2024, il minimale giornaliero inderogabile è fissato a 56,87 euro.

Cosa significa?

Nel caso in cui un contratto preveda una paga giornaliera inferiore, il datore di lavoro dovrà comunque versare i contributi su un imponibile minimo di 56,87 euro al giorno.

Il minimale mensile, ottenuto moltiplicando il minimale giornaliero per 26 giorni convenzionali, è pari a 1.478,57 euro. Il datore di lavoro è obbligato a versare i contributi su questo valore anche in questo caso, a meno che non siano previste eccezioni specifiche per categorie particolari di lavoratori.

Lavoratori Part-Time: come si calcola il minimale

Per i lavoratori part-time, il minimale giornaliero viene riproporzionato in base all’orario ridotto.

Facciamo un esempio.

Con un orario di 40 ore settimanali su 6 giorni lavorativi, il minimale orario per il calcolo dei contributi sarà pari a 8,53 euro. Se invece l’orario settimanale è di 36 ore su 5 giorni, il minimale orario scende a 7,90 euro.

Questo sistema garantisce che, anche per chi lavora a tempo parziale, i contributi siano calcolati correttamente in base all’orario effettivo di lavoro.

Importi 2024: retribuzione minima per l’accredito di un anno intero di contributi

Perché un anno di lavoro venga riconosciuto interamente ai fini pensionistici, è necessario raggiungere una retribuzione minima annua. Per il 2024, la retribuzione minima settimanale per l’accredito dei contributi è fissata a 239,44 euro. Questo significa che, per ottenere l’accredito di tutte le 52 settimane dell’anno, il lavoratore deve raggiungere un reddito annuo minimo di 12.451 euro.

È importante comunque sottolineare che il datore di lavoro non è obbligato a versare contributi su questa soglia minima annua, ma l’obbligo si limita al rispetto del minimale giornaliero. Se il lavoratore svolge un’attività part-time e il reddito è inferiore a quello necessario per l’accredito dell’intero anno, i contributi saranno riconosciuti in misura proporzionale.

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