PREVIDAGE SRL
Sede legale
Corso Garibaldi, 49
20121 Milano (MI)
REA di Milano 2740204
CF e P.IVA 13733500964
Capitale sociale € 10.000
previdage@legalmail.it
Sedi operative
Via Larga, 8
20122 Milano (MI)
Piazza De Gasperi, 12/16
21047 Saronno (VA)
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Opzione Donna 2025: la Legge di Bilancio 2025 ha confermato la sua proroga e questa permetterà alle lavoratrici di accedere al pensionamento anticipato con requisiti agevolati rispetto alla pensione anticipata ordinaria.
La misur, però, mantiene le restrizioni già introdotte nel 2023 e nel 2024, limitando l’accesso solo a specifiche categorie di lavoratrici.
Analizziamo nel dettaglio i requisiti, le modalità di calcolo e la procedura per presentare domanda.
Opzione Donna è un regime sperimentale introdotto per la prima volta dalla Legge Maroni (L. n. 243/2004) e successivamente modificato dal D.L. n. 4/2019, che permette alle lavoratrici di anticipare il pensionamento rispetto ai requisiti ordinari previsti dalla Legge Fornero (art. 24, D.L. n. 201/2011).
In cambio dell’anticipo, la pensione viene ricalcolata interamente con il sistema contributivo, una modalità che può comportare una riduzione dell’assegno pensionistico, poiché il calcolo non si basa sugli ultimi redditi percepiti, ma esclusivamente sui contributi versati e rivalutati.
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L’art. 1, comma 173, della Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) ha confermato che Opzione Donna sarà accessibile solo a specifiche categorie di lavoratrici. I requisiti per accedere alla misura nel 2025 sono:
L’accesso è riservato solo alle lavoratrici appartenenti a determinate categorie tutelate, ovvero:
Per le lavoratrici licenziate, il requisito anagrafico può essere ridotto fino a due anni, indipendentemente dal numero di figli. Tuttavia, il licenziamento deve essere avvenuto durante il periodo di apertura del tavolo di crisi e la lavoratrice non deve aver ripreso un’occupazione a tempo indeterminato.
Uno degli aspetti fondamentali di Opzione Donna è il ricalcolo interamente contributivo della pensione, che può comportare una penalizzazione sull’importo finale dell’assegno pensionistico.
Nonostante il ricalcolo contributivo, la pensione ottenuta con Opzione Donna può essere cumulata con altri redditi da lavoro, tranne nel caso in cui la lavoratrice abbia optato per il computo presso la Gestione Separata.
Le lavoratrici in possesso dei requisiti possono presentare domanda di pensionamento attraverso il portale INPS.
Una volta completata la richiesta, sarà possibile monitorare lo stato della domanda nella sezione dedicata del sito INPS.
La proroga di Opzione Donna per il 2025 conferma una misura di pensionamento anticipato riservata a un numero sempre più ristretto di lavoratrici.
Se da un lato questa opportunità consente di uscire dal mondo del lavoro in anticipo, dall’altro il ricalcolo contributivo penalizzante e la necessità di appartenere a categorie specifiche rendono la misura meno accessibile rispetto al passato.
Valutare con attenzione i propri contributi, le penalizzazioni previste e le alternative disponibili può fare la differenza nella scelta di anticipare o meno l’uscita dal lavoro.
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