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Benefici pensionistici

Benefici pensionistici e disabilità: tutte le le informazioni di valore

L’accesso ai benefici pensionistici per le persone con disabilità è un diritto fondamentale necessario a garantire una vita dignitosa e sostenibile.

In Italia, esistono diverse tipologie di pensioni e indennità specificamente destinate a supportare chi ha una riduzione della capacità lavorativa o gravi disabilità. Ogni prestazione ha requisiti propri e modalità di accesso differenti.

Vediamo insieme in questo articolo le principali forme di sostegno economico disponibili.

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Leggi anche l’articolo sulla pensione di invalidità 2024

Tipologie di Benefici Pensionistici

  1. Benefici pensionistici: pensione per inabilità permanente ed assoluta a qualsiasi attività lavorativa

La pensione per inabilità permanente ed assoluta (Art. 2 L. 222/1984 e Art. 2 co. 12 L. 335/1995) è rivolta a chi è completamente incapace di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Si tratta di un beneficio vitale per coloro che hanno subito una perdita totale della capacità lavorativa, garantendo loro un sostegno economico continuativo.

  • Requisiti medici: il richiedente deve ottenere una certificazione medica che attesti l’inabilità totale e permanente. Tale certificazione è rilasciata da una commissione medica dell’INPS.
  • Requisiti contributivi: È necessario aver maturato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nei 5 anni precedenti alla richiesta della pensione.

Calcolo dell’importo

L’importo della pensione viene calcolato in base al sistema pensionistico del richiedente:

  • Sistema retributivo: applicato per i contributi versati fino al 31 dicembre 2011 se il richiedente aveva almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995.
  • Sistema misto: retributivo fino al 31 dicembre 1995 e contributivo dal 1° gennaio 1996, per chi possiede meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995.
  • Sistema contributivo: applicato a coloro che non hanno contributi versati prima del 1996.

Il richiedente, inoltre, beneficia di una maggiorazione contributiva fino a un massimo di 40 anni di contributi. Questo significa che l’anzianità contributiva maturata viene incrementata virtualmente dal numero di settimane che intercorrono tra la decorrenza della pensione di inabilità e il compimento del 60° anno di età. Questa maggiorazione è calcolata sulla base della media delle basi pensionabili degli ultimi cinque anni di contributi, rivalutate.

  1. Benefici pensionistici: assegno ordinario di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità (Art. 1 L. 222/1984) è una prestazione destinata a chi ha una riduzione della capacità lavorativa superiore ai due terzi, ma non è completamente inabile. Questo assegno è particolarmente utile per chi, pur avendo una significativa riduzione della capacità lavorativa, può ancora svolgere attività lavorative parziali.

  • Requisiti medici: la capacità lavorativa deve risultare ridotta di almeno due terzi e deve essere certificata da una commissione medica INPS.
  • Requisiti contributivi: come per la pensione di inabilità, è richiesto un minimo di 5 anni di contributi, di cui almeno 3 maturati nei 5 anni precedenti alla domanda.

L’importo dell’assegno ordinario di invalidità è calcolato secondo gli stessi criteri della pensione per inabilità, ma non include le maggiorazioni contributive. L’assegno ha una durata di 3 anni, ed è rinnovabile su richiesta. Dopo tre rinnovi consecutivi, diventa definitivo. Tuttavia, se il richiedente raggiunge l’età pensionabile, l’assegno viene trasformato automaticamente in pensione di vecchiaia.

  1. Pensione per Inabilità alle Mansioni (Dipendenti Pubblici)

La pensione per inabilità alle mansioni è riservata ai dipendenti pubblici che non possono più svolgere le mansioni specifiche per cui sono stati assunti, ma che non risultano completamente inabili a qualsiasi attività lavorativa.

  • Requisiti medici: il lavoratore deve ottenere una certificazione che attesti l’impossibilità di svolgere le mansioni abituali, pur essendo in grado di svolgere altre attività.
  • Requisiti contributivi: i requisiti variano a seconda del tipo di contratto e della normativa specifica del settore pubblico di appartenenza.

 

L’importo varia in base alla carriera del dipendente e alla normativa del contratto pubblico di riferimento. In molti casi, la pensione per inabilità alle mansioni è una forma di pensione anticipata, spesso calcolata con il sistema misto.

  1. Pensione di Invalidità Civile

La pensione di invalidità civile è una prestazione economica destinata a chi ha una disabilità riconosciuta con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%.

  • Requisiti medici: la commissione medica INPS deve riconoscere una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%.
  • Limiti di reddito: per accedere a questa pensione nel 2024, il reddito massimo annuo consentito è di 19.461,12 euro se invalidi totali, 5.725,46 euro annui per invalidi civili parziali.

L’importo della pensione di invalidità civile per il 2024 è di 333,33 euro al mese. Questo beneficio è cumulabile con altre prestazioni, purché il totale dei redditi non superi il limite previsto.

  1. Indennità di Accompagnamento

L’indennità di accompagnamento è rivolta alle persone con disabilità grave che necessitano di assistenza continua per svolgere le attività quotidiane.

  • Requisiti medici: il richiedente deve essere riconosciuto come non autosufficiente, necessitando di assistenza continuaoltrechè invalido al 100%. La certificazione è rilasciata dalla commissione medica INPS.
  • Limiti di reddito: non ci sono limiti di reddito per ottenere questa indennità.

Per il 2024, l’indennità di accompagnamento è fissata a 531,76 euro al mese, e viene erogata senza limiti di età o condizioni economiche.

Procedura di Richiesta dei Benefici

Per accedere a uno dei benefici pensionistici sopra elencati, è necessario seguire una procedura ben definita:

  1. Presentazione della domanda: la domanda può essere inoltrata online tramite il sito INPS, un patronato o presso gli uffici competenti.
  2. Documentazione necessaria: sarà necessario fornire una certificazione medica che attesti la disabilità, insieme alla documentazione sui contributi versati.
  3. Valutazione della domanda: l’INPS esaminerà la documentazione e stabilirà se il richiedente ha diritto al beneficio.
  4. Esito e liquidazione: in caso di esito positivo, l’INPS comunicherà l’inizio dell’erogazione del beneficio, con l’eventuale liquidazione dei contributi arretrati.

Agevolazioni e Benefici Aggiuntivi

Oltre ai benefici pensionistici, esistono ulteriori agevolazioni per le persone con disabilità:

  • Maggiorazione sociale: gli invalidi civili totali possono ottenere una maggiorazione sociale che porta l’importo massimo a 735,05 euro al mese.
  • Prepensionamento: le persone con disabilità possono accedere al prepensionamento con l’APE Sociale, a partire dai 63 anni e 5 mesi, con almeno 30 anni di contributi, se invalidi dal 74%.
  • Quota 41: i lavoratori precoci invalidi dal 74% possono accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi, senza limiti di età.

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