PREVIDAGE SRL
Sede legale
Corso Garibaldi, 49
20121 Milano (MI)
REA di Milano 2740204
CF e P.IVA 13733500964
Capitale sociale € 10.000
previdage@legalmail.it
Sedi operative
Via Larga, 8
20122 Milano (MI)
Piazza De Gasperi, 12/16
21047 Saronno (VA)
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L’accesso ai benefici pensionistici per le persone con disabilità è un diritto fondamentale necessario a garantire una vita dignitosa e sostenibile.
In Italia, esistono diverse tipologie di pensioni e indennità specificamente destinate a supportare chi ha una riduzione della capacità lavorativa o gravi disabilità. Ogni prestazione ha requisiti propri e modalità di accesso differenti.
Vediamo insieme in questo articolo le principali forme di sostegno economico disponibili.
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Leggi anche l’articolo sulla pensione di invalidità 2024
La pensione per inabilità permanente ed assoluta (Art. 2 L. 222/1984 e Art. 2 co. 12 L. 335/1995) è rivolta a chi è completamente incapace di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Si tratta di un beneficio vitale per coloro che hanno subito una perdita totale della capacità lavorativa, garantendo loro un sostegno economico continuativo.
L’importo della pensione viene calcolato in base al sistema pensionistico del richiedente:
Il richiedente, inoltre, beneficia di una maggiorazione contributiva fino a un massimo di 40 anni di contributi. Questo significa che l’anzianità contributiva maturata viene incrementata virtualmente dal numero di settimane che intercorrono tra la decorrenza della pensione di inabilità e il compimento del 60° anno di età. Questa maggiorazione è calcolata sulla base della media delle basi pensionabili degli ultimi cinque anni di contributi, rivalutate.
L’assegno ordinario di invalidità (Art. 1 L. 222/1984) è una prestazione destinata a chi ha una riduzione della capacità lavorativa superiore ai due terzi, ma non è completamente inabile. Questo assegno è particolarmente utile per chi, pur avendo una significativa riduzione della capacità lavorativa, può ancora svolgere attività lavorative parziali.
L’importo dell’assegno ordinario di invalidità è calcolato secondo gli stessi criteri della pensione per inabilità, ma non include le maggiorazioni contributive. L’assegno ha una durata di 3 anni, ed è rinnovabile su richiesta. Dopo tre rinnovi consecutivi, diventa definitivo. Tuttavia, se il richiedente raggiunge l’età pensionabile, l’assegno viene trasformato automaticamente in pensione di vecchiaia.
La pensione per inabilità alle mansioni è riservata ai dipendenti pubblici che non possono più svolgere le mansioni specifiche per cui sono stati assunti, ma che non risultano completamente inabili a qualsiasi attività lavorativa.
L’importo varia in base alla carriera del dipendente e alla normativa del contratto pubblico di riferimento. In molti casi, la pensione per inabilità alle mansioni è una forma di pensione anticipata, spesso calcolata con il sistema misto.
La pensione di invalidità civile è una prestazione economica destinata a chi ha una disabilità riconosciuta con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%.
L’importo della pensione di invalidità civile per il 2024 è di 333,33 euro al mese. Questo beneficio è cumulabile con altre prestazioni, purché il totale dei redditi non superi il limite previsto.
L’indennità di accompagnamento è rivolta alle persone con disabilità grave che necessitano di assistenza continua per svolgere le attività quotidiane.
Per il 2024, l’indennità di accompagnamento è fissata a 531,76 euro al mese, e viene erogata senza limiti di età o condizioni economiche.
Per accedere a uno dei benefici pensionistici sopra elencati, è necessario seguire una procedura ben definita:
Oltre ai benefici pensionistici, esistono ulteriori agevolazioni per le persone con disabilità:
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