PREVIDAGE SRL
Sede legale
Corso Garibaldi, 49
20121 Milano (MI)
REA di Milano 2740204
CF e P.IVA 13733500964
Capitale sociale € 10.000
previdage@legalmail.it
Sedi operative
Via Larga, 8
20122 Milano (MI)
Piazza De Gasperi, 12/16
21047 Saronno (VA)
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Il sistema pensionistico italiano si basa su tre principali modalità di calcolo della pensione: retributivo, misto e contributivo. Questi metodi, applicati in base all’anzianità contributiva e alle normative vigenti, richiedono una comprensione approfondita per pianificare al meglio il proprio futuro previdenziale.
Il calcolo della pensione si differenzia in base al sistema applicabile, determinato dall’anzianità contributiva maturata e dal periodo lavorativo di riferimento.
Ti interessa l’argomento? Leggi il nostro articolo sul calcolo della pensione!
Il sistema contributivo, introdotto dalla Legge 335/1995, calcola l’importo della pensione sulla base dei contributi versati, rivalutati annualmente in funzione della crescita del PIL nominale. Questo metodo dipende da tre elementi principali: i contributi accreditati, la loro rivalutazione e i coefficienti di trasformazione. Questi ultimi, espressi in percentuale, aumentano con l’età, incentivando il pensionamento in età più avanzata. Ad esempio, un montante contributivo di 250.000 euro con un coefficiente del 5,608% per un’età di 67 anni genera una pensione annua di 14.020 euro, corrispondente a un importo mensile di circa 1.078 euro su 13 mensilità.
Il sistema retributivo, applicabile ai periodi contributivi maturati fino al 31 dicembre 1995, si basa sullo stipendio degli ultimi o migliori anni di lavoro. Questo metodo include due componenti principali: la Quota A, calcolata sulle retribuzioni medie degli ultimi cinque anni di lavoro, rivalutate e moltiplicate per il numero di settimane lavorate al 31/12/1992 e per un coefficiente di rendimento; e la Quota B, che riguarda i periodi tra il 1993 e il 1995, o fino al 2011 per chi ha maturato almeno 18 anni di contributi al 1995.
Il sistema misto combina i due precedenti metodi. Si applica ai lavoratori con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. Per questi, il calcolo retributivo è applicato fino al 31 dicembre 1995, mentre il calcolo contributivo si applica dal 1° gennaio 1996.
L’estratto conto contributivo rappresenta uno strumento essenziale per calcolare l’importo della pensione e comprenderne la decorrenza. Questo documento riporta tutti i contributi accreditati presso l’INPS, suddivisi per tipologia (obbligatori, volontari, figurativi o riscattati) e per gestione previdenziale. L’estratto conto è accessibile tramite il portale INPS utilizzando credenziali digitali come SPID, CIE o CNS. È possibile scaricarlo in formato PDF o XML, utile per analisi dettagliate con software di calcolo previdenziale.
Per i lavoratori con contributi accreditati in diverse gestioni previdenziali, esistono diverse opzioni per unificarli o gestirli separatamente. Il cumulo gratuito e la totalizzazione permettono di sommare i contributi senza costi, mentre la ricongiunzione può essere onerosa ma consente di trasferire i contributi in un’unica gestione. In alternativa, è possibile mantenere i contributi separati per verificare i requisiti per una pensione autonoma o supplementare.
Il sistema di calcolo da applicare dipende dall’anzianità contributiva del lavoratore. Per chi aveva almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, si applica il metodo retributivo fino al 2011, seguito dal metodo contributivo. Per chi aveva meno di 18 anni di contributi al 1995, si applica il sistema misto, cioè il metodo retributivo fino al 1995, seguito dal metodo contributivo. Infine, il metodo contributivo si applica ai lavoratori privi di contributi al 31.12.1995 o che hanno scelto il ricalcolo contributivo o una pensione che determini tale ricalcolo (opzione donna, Quota 103, totalizzazione o pensionamento con computo presso la gestione Separata.
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