PREVIDAGE SRL
Sede legale
Corso Garibaldi, 49
20121 Milano (MI)
REA di Milano 2740204
CF e P.IVA 13733500964
Capitale sociale € 10.000
previdage@legalmail.it
Sedi operative
Via Larga, 8
20122 Milano (MI)
Piazza De Gasperi, 12/16
21047 Saronno (VA)
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Assegno ordinario di invalidità: il caso del dott. Eugenio è un esempio concreto di quanto possa diventare complessa la pianificazione previdenziale quando si intrecciano più gestioni, INPS, Gestione Separata, CNPADC, periodi di invalidità, assegno ordinario d’invalidità (AOI) e la possibilità di riscattare la laurea.
Per orientarsi in questo quadro, il professionista si è rivolto a PrevidAge con una richiesta molto chiara: capire quali trattamenti pensionistici può effettivamente raggiungere, quando e con quali importi, e come massimizzare il valore della propria pensione, senza lasciare soldi sul tavolo.
Il dottore è nato nel 1961 e ha iniziato a versare contributi nel 1982. La sua storia assicurativa è tipica di un professionista con una carriera articolata: periodi di lavoro dipendente, attività di collaborazione/amministrazione, attività di libera professione come dottore commercialista
Con il riscatto di 4 anni di laurea, al 31/12/2025 risultano 2.230 settimane utili, pari a 42 anni e 10 mesi di contribuzione complessiva (38 anni e 10 mesi senza riscatto).
Le gestioni coinvolte sono INPS – FPLD (Assicurazione Generale Obbligatoria, Fondo Lavoratori Dipendenti), INPS – Gestione Separata , CNPADC – Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti
Nella lettera di incarico il dottore chiede di:
Dal febbraio 2023 percepisce un assegno ordinario d’invalidità (AOI), una prestazione pensionistica INPS disciplinata dalla legge n. 222/1984, riconosciuta in presenza di almeno 5 anni di contribuzione, di cui 3 nell’ultimo quinquennio e invalidità pensionabile superiore ai due terzi
Ed è proprio l’AOI a rappresentare il “punto sensibile” del caso:
In concreto, finché l’AOI rimane attivo, il dottore non può utilizzare il cumulo o la totalizzazione per anticipare l’uscita, né ricorrere al computo in Gestione Separata per accedere alla pensione anticipata contributiva. L’unico sbocco naturale è la pensione di vecchiaia autonoma presso la gestione INPS competente, nella quale l’assegno verrà convertito.
Le maggiorazioni contributive per invalidità: cosa si può usare davvero
Uno dei punti specificamente richiesti dal cliente riguarda la maggiorazione contributiva per invalidità superiore al 74%, prevista dall’art. 80, comma 3, legge 388/2000 (2 mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di lavoro dipendente con invalidità ≥ 74%).
Il nostro cliente segnalava periodi di invalidità dal 2001 al 2008 e dal 2021 al 2023 con invalidità superiore al 74% in diversi intervalli.
L’analisi di PrevidAge mette però in luce vari problemi:
Alla luce di ciò, l’unico periodo utilizzabile per la maggiorazione è quello compreso dal 30 novembre 2020 alla revisione dell’ottobre 2022 che vale 4 mesi di maggiorazione figurativa.
PrevidAge sottolinea inoltre che, per ogni ulteriore utilizzo ai fini di pensioni anticipate, è indispensabile richiedere all’INPS un estratto conto certificativo (Ecocert)e acquisire la “storia giuridica dell’invalidità” o i verbali sanitari storici integrali, con decorrenze, cessazioni e percentuali precise nel tempo.
Senza questi documenti, lo studio non può assumersi la responsabilità di fissare con certezza le decorrenze di eventuali pensioni anticipate.
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Il cliente chiedeva anche di verificare se l’importo dell’AOI e le trattenute applicate dall’INPS fossero corrette, soprattutto alla luce dei conguagli retroattivi richiesti.
PrevidAge ha quindi ricostruito la pensione teorica alla base dell’assegno, applicato le riduzioni previste dagli artt. 1 e 2 L. 222/1984 e dall’art. 10 D.lgs 503/1992, che tagliano l’AOI in presenza di redditi elevati da lavoro dipendente e/o autonomo e verificato il meccanismo di doppia riduzione (50% oltre 4 volte il minimo, ulteriore 50% oltre 5 volte, fino al limite massimo) ottenendo un risultato interessante: l’importo teoricamente spettante all’assegno, dopo riduzioni, sarebbe pari a 634,16 euro (al netto delle trattenute previdenziali e al lordo dell’IRPEF), l’INPS, invece, ha liquidato 646,48 euro: una cifra leggermente più elevata di quella teorica.
Concludendo…
Il cliente ha sì subito conguagli significativi, dovuti al fatto che l’INPS ha lavorato in ritardo le dichiarazioni reddituali degli anni precedenti, ma non vi sono errori di calcolo a sfavore; anzi, le trattenute applicate risultano inferiori a quelle dovute, con un trattamento di fatto più favorevole.
Per questo motivo non è proponibile un ricorso volto a contestare trattenute e riduzioni.
Se il dott. Virguti mantiene l’AOI fino alla normale scadenza e conferma le condizioni sanitarie, lo scenario delineato da PrevidAge è il seguente:
In questo scenario, il nostro cliente non anticipa l’uscita, ma:
Se invece il dott. Virguti non chiedesse la conferma dell’AOI alla scadenza, o perdesse il requisito sanitario, si aprirebbe un ventaglio di possibilità oggi precluse.
PrevidAge analizza, in particolare, tre strade principali con decorrenza teorica dal 01/01/2026, sempre subordinata alla mancata conferma dell’AOI:
In tutti i casi la decorrenza teorica è il 01/01/2026, ma non può essere anteriore alla data in cui l’AOI cessa (mancata presentazione alla visita di revisione o venir meno dei requisiti sanitari)
Prima di intraprendere una scelta così impegnativa, lo studio raccomanda la richiesta di Ecocert per cristallizzare il requisito contributivo, l’acquisizione della storia giuridica dell’invalidità per fissare correttamente le maggiorazioni e il pagamento integrale degli oneri di riscatto entro i termini utili, per non alterare le decorrenze
In questo caso, PrevidAge non si limita a confermare i calcoli dell’INPS, ma: verifica la correttezza di AOI e trattenute, costruisce scenari alternativi (con e senza AOI), misura costi e benefici del riscatto laurea, individua la sequenza più logica tra AOI, pensione CNPADC, vecchiaia FPLD e supplementi Gestione Separata.
Il caso dimostra che più la carriera è articolata, più una regia previdenziale professionale fa la differenza tra vivere il pensionamento come un salto nel buio o trasformarlo in un percorso programmato, sostenibile e il più possibile redditizio.
Guarda il video completo: https://youtu.be/fFLT1MTYS5I
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Il nostro team di esperti sarà a tua disposizione per risolvere ogni tuo dubbio o problema sulla tua situazione pensionistica