riscatto agevolato della laurea

Riscatto agevolato della laurea 2025: un’opportunità  per tutti?

Il riscatto agevolato della laurea è spesso presentato come una soluzione vantaggiosa per chi desidera anticipare la pensione o aumentare l’anzianità contributiva. Tuttavia, per i lavoratori con contributi versati prima del 1° gennaio 1996, questa scelta può nascondere insidie che rischiano di compromettere l’importo finale della pensione e l’accesso ad alcuni strumenti agevolati.

Vediamo perché è fondamentale valutare con attenzione questa opzione prima di procedere.

Ti interessa l’argomento?
Leggi anche questo articolo!

Cos’è il riscatto agevolato della laurea e quando conviene

Introdotto con l’art. 20, comma 6, del D.L. n. 4/2019, il riscatto agevolato permette di valorizzare, a fini pensionistici, i periodi di studio universitario non coperti da contribuzione versando un onere ridotto.

Per il 2025, il costo per ogni anno da riscattare è pari a € 6.123,15, calcolato applicando il 33% alla retribuzione minima annua prevista per artigiani e commercianti. Questo rende la misura particolarmente conveniente per chi ha redditi elevati o si trova nella fase finale della carriera.

È inoltre possibile riscattare anche periodi antecedenti al 1996, a condizione che si opti per il calcolo contributivo dell’intera pensione (es. opzione al contributivo, computo nella Gestione Separata, totalizzazione).

Ma attenzione: se hai contributi prima del 1996, potresti perdere di più di quanto guadagni

Per chi ha anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, esercitare l’opzione al contributivo implica il ricalcolo dell’intera pensione con il sistema contributivo, spesso meno favorevole rispetto al retributivo o misto.

La penalizzazione può arrivare a oltre il 30% sull’importo della pensione, in particolare nei seguenti casi:

  • Lunghe carriere lavorative iniziate prima del 1996;
  • Redditi elevati nella fase finale della carriera;
  • Assenza di decremento retributivo.

Riscatto agevolato della laurea: conseguenze dell’opzione al contributivo

L’opzione al contributivo non è reversibile e comporta alcune limitazioni importanti:

  • Applicazione del massimale contributivo (nel 2025 pari a € 120.607): penalizzante per i redditi alti.
  • Nessun accesso alla pensione anticipata a 64 anni o alla vecchiaia contributiva a 71 anni, riservate ai “contributivi puri”.
  • Preclusione all’uso del computo in Gestione Separata, utile per accedere a trattamenti più flessibili.

Quando il riscatto agevolato della laurea è davvero un’opportunità?

Questa misura rimane particolarmente utile per:

  • Chi non ha contributi versati prima del 1996;
  • Chi rientra nel sistema contributivo puro;
  • Chi ha carriere discontinue o con bassa contribuzione iniziale.

In tutti gli altri casi, una consulenza previdenziale mirata è fondamentale per evitare errori irreversibili.

Collegati alla nostra pagina Linkedin! Rimani aggiornato in materia previdenziale!

Guarda i video della dottoressa Noemi Secci sul canale Youtube di Previdage per scoprire novità e informazioni che nessuno ancora ti ha mai detto.

Hai bisogno di una consulenza personalizzata per affrontare con serenità il tuo futuro previdenziale?

Contattaci!

Il nostro team di esperti sarà a tua disposizione per risolvere ogni tuo dubbio o problema sulla tua situazione pensionistica!

 

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *