fondo pensione

Fondo pensione e calcolo pensione fondo telefonici 2025

Recupero contributi, deduzione fondo pensione e calcolo pensione fondo telefonici. In questo articolo abbiamo raccolto tre tra i quesiti più frequenti che riguardano:

  • La deduzione dei contributi versati a un fondo pensione
  • La gestione dei contributi Enasarco e la possibilità di cumularli con quelli INPS
  • Il calcolo della Quota A della pensione per gli iscritti al Fondo Telefonici

Vediamo le risposte nel dettaglio.

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  1. Versamenti al fondo pensione: come funziona la deduzione fiscale?

Domanda

Qual è il beneficio fiscale previsto per chi effettua versamenti volontari in un fondo pensione?

Risposta

Il beneficio non è una detrazione, bensì una deduzione fiscale disciplinata dall’art. 10, comma 1, lettera e-bis) del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi – D.P.R. 917/1986).

In pratica, i contributi versati autonomamente dal lavoratore a un fondo pensione sono deducibili dal reddito complessivo fino a un massimo di 5.164,57 euro annui.

Requisiti e regole principali

  • Il fondo pensione deve essere riconosciuto dal D.Lgs. 252/2005 (previdenza complementare).
  • La deduzione vale per i contributi volontari del lavoratore, ma anche per quelli versati dal datore di lavoro.
  • È fondamentale indicare i versamenti nella dichiarazione dei redditi.
  • Se si supera il limite massimo deducibile, l’eccedenza non si perde, ma verrà recuperata in fase di liquidazione della pensione complementare (esente da tassazione).

Importante

Il limite annuo di 5.164,57 euro è cumulativo e comprende:

  • Contributi del datore di lavoro
  • Contributi obbligatori e volontari del lavoratore
  1. Contributi Enasarco: è possibile cumularli con quelli INPS?

Domanda

Ho sei anni di contributi versati all’Enasarco tra il 1982 e il 1987. Posso cumularli o ricongiungerli con quelli versati all’INPS per ottenere un’unica pensione?

Risposta

Purtroppo, per chi è stato iscritto alla Fondazione Enasarco, il cumulo o la ricongiunzione con i contributi INPS non è consentita.

In particolare:

  • Per ottenere una pensione Enasarco ordinaria servono almeno 67 anni di età, 20 anni di contributi e il raggiungimento della cosiddetta “quota 92” (somma di età anagrafica e anzianità contributiva).

Solo per chi è iscritto dal 2013, possono essere sufficienti 5 anni di contributi e la medesima età di 67 anni ma, se non si raggiunge la quota 92, viene applicata una penalizzazione elevata.

  • Con soli 6 anni di contributi non è possibile maturare una pensione Enasarco autonoma.
  • Non è previsto alcun rimborso dei contributi versati che non consentono il diritto alla pensione.

Eccezione

Dal 2013 è possibile ottenere una rendita contributiva Enasarco con soli 5 anni di contributi, ma solo per gli iscritti successivi a tale data.

In sintesi

Chi ha versato contributi Enasarco:

  • Non può cumularli con i contributi INPS.
  • Non può recuperarli attraverso la contribuzione volontaria (se i termini sono scaduti).
  • Non ha diritto a rimborso o restituzione delle somme versate.
  1. Come si calcola la Quota A della pensione per gli iscritti al Fondo Telefonici?

Domanda

Come si calcola la Quota A della pensione per chi è iscritto al Fondo Telefonici INPS?

Risposta

La Quota A riguarda le anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 1992.

Il calcolo avviene secondo criteri specifici e distinti rispetto alla regola generale INPS. Si considera:

  • La retribuzione teorica pensionabile degli ultimi 12 mesi

Da confrontare con

  • La media delle retribuzioni degli ultimi 3 anni aumentata del 12%.

Si applica poi un’aliquota del 2,5% per ogni anno di servizio fino al 1992.

Voci pensionabili considerate:

  • Stipendio contrattuale
  • Scatti di anzianità
  • Indennità di contingenza
  • Tredicesima e quattordicesima (su quota pensionabile)
  • Premio aziendale o annuo

Esempio pratico:

  • Retribuzione pensionabile ultimi 12 mesi: € 30.000
  • Retribuzione media ultimi 3 anni + 12%: € 33.000
  • Anni di contributi al 31/12/1992: 13 anni

Il calcolo della Quota A sarà:

30.000 x 13 x 2,5% = € 9.750 annui

 

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