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Contributi figurativi per il servizio militare 2025: cosa fare in caso di buchi?

Contributi figurativi per il servizio militare 2025: cosa fare in caso di buchi?

Vediamo insieme tutto quello che è utile sapere.

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Contributi figurativi per il servizio militare: cosa prevede la normativa?

La normativa previdenziale riconosce contributi figurativi per i periodi di:

  • Leva obbligatoria
  • Ferma volontaria presso l’Esercito, l’Aeronautica, la Marina e i Carabinieri

In particolare:

  • Il servizio di leva obbligatorio comporta sempre l’accredito di 52 settimane annue di contributi figurativi (o comunque di tutta la durata effettivamente svolta), utili sia per il diritto che per l’importo della pensione.
  • Per i militari volontari, invece, i contributi venivano accreditati in base alla normativa vigente al momento del servizio.

Qual è la normativa di riferimento per i militari volontari arruolati prima del 2010?

Per chi ha prestato servizio come militare volontario prima del 31 luglio 2010, come nel caso di chi è stato arruolato tra il 1983 e il 1987, trovava applicazione la Legge 322/1958, insieme alla Circolare INPS n. 65/1982.

In particolare, era previsto che:

  • In assenza di altre forme di copertura previdenziale (ad esempio pensione statale o trattamenti sostitutivi dell’AGO), i contributi per il servizio militare volontario dovessero essere accreditati direttamente nella posizione assicurativa AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria).

Il corretto riconoscimento di questi periodi, tuttavia, dipendeva dall’esatta comunicazione tra il Ministero della Difesa e l’INPS. Non sempre questa comunicazione è avvenuta in modo puntuale o completo.

Perché i contributi accreditati possono risultare incompleti?

Durante il controllo Ecocert, può emergere che:

  • Il primo anno di servizio volontario è stato correttamente coperto con 52 settimane
  • I successivi anni, invece, non raggiungono le 52 settimane previste per legge

Questo accade generalmente per due motivi:

  1. Errore o omissione nella comunicazione dei dati contributivi da parte del Ministero della Difesa verso l’INPS.
  2. Mancata costituzione della posizione assicurativa AGO per l’intero periodo di ferma volontaria.

Si tratta di anomalie frequenti per i periodi più risalenti, soprattutto per chi si è congedato prima degli anni ’90.

Come recuperare i contributi mancanti?

Il lavoratore interessato deve presentare all’INPS una richiesta formale di verifica e integrazione dei periodi non correttamente accreditati.

Le modalità operative prevedono:

  • Accesso tramite i servizi online dell’INPS (segnalazione contributiva tramite FASE o RVPA)
  • Presentazione di una domanda cartacea presso la sede INPS competente
  • Allegazione di tutta la documentazione utile.

Quali documenti servono per integrare i contributi INPS?

I principali documenti da presentare sono:

  • Foglio matricolare o stato di servizio, rilasciato dal Ministero della Difesa
  • Eventuali certificazioni rilasciate dalla Scuola Allievi Sottufficiali
  • Copia del congedo o certificato di servizio
  • Eventuale documentazione attestante il periodo di ferma e il ruolo svolto.

Sarà poi l’INPS a procedere alla verifica dei periodi segnalati e, se necessario, ad integrare le settimane mancanti nella posizione assicurativa.

Contributi figurativi: cosa fare quando mancano?

Se hai svolto servizio militare volontario e, durante la verifica Ecocert, hai riscontrato dei “vuoti” contributivi:

  1. Prepara tutta la documentazione utile
  2. Presenta all’INPS una richiesta formale di verifica contributiva
  3. Attendi l’esito dell’istruttoria da parte dell’INPS.

Il recupero dei contributi legati al servizio militare rappresenta un diritto riconosciuto dalla normativa previdenziale, ma la corretta integrazione richiede attenzione, documentazione adeguata e un preciso iter procedurale.

Per questo motivo, soprattutto nei casi più complessi o datati, è consigliabile rivolgersi a un professionista.

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