Invalidità civile e pensione: 3 novità in arrivo

L’invalidità civile rappresenta una delle condizioni più tutelate dal sistema previdenziale italiano. Grazie a una serie di misure specifiche, le persone con ridotta capacità lavorativa o necessità di assistenza continua possono beneficiare di sostegni economici mirati a migliorare la qualità della loro vita.

Tra queste:

• la pensione di inabilità,
• l’assegno mensile di assistenza
• l’indennità di accompagnamento
• l’indennità di frequenza

rappresentano i principali strumenti di supporto.

Chi sono gli invalidi civili?

Secondo la normativa italiana, sono considerati invalidi civili i cittadini con una riduzione permanente della capacità lavorativa di almeno un terzo o, nel caso di minori, con difficoltà persistenti nello svolgimento di attività adeguate alla loro età. Non rientrano in questa categoria gli invalidi di guerra, lavoro o servizio, né i non vedenti e i non udenti, per i quali esistono tutele specifiche.

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Le principali prestazioni per invalidi civili

Pensione di inabilità civile

Destinata a chi è totalmente invalido (100%), questa pensione è accessibile dai 18 ai 67 anni con un reddito personale annuo inferiore a 19.461,12 euro (2024). L’importo mensile è di 333,33 euro e, al compimento dei 67 anni, viene convertito in assegno sociale.

Assegno mensile di assistenza

Rivolto agli invalidi parziali (74%-99%), l’assegno è subordinato a un reddito annuo non superiore a 5.725,46 euro (2024) e all’assenza di attività lavorativa, salvo specifiche deroghe. Anche in questo caso, l’importo è di 333,33 euro mensili.

Indennità di accompagnamento

Riservata a chi non può deambulare autonomamente o ha bisogno di assistenza per le attività quotidiane, questa indennità non ha limiti di reddito o età. Per il 2024, l’importo è di 531,76 euro mensili. Tuttavia, non è erogata a chi è ricoverato gratuitamente in strutture sanitarie o beneficia già di altre indennità simili.

Indennità di frequenza

Pensata per i minori, questa misura sostiene la partecipazione a scuole o centri terapeutici. Il reddito annuo massimo è di 5.725,46 euro (2024) e l’importo mensile è pari a 333,33 euro. L’indennità cessa al termine della frequenza scolastica o terapeutica.

Pensione di inabilità per i dipendenti pubblici

Per i dipendenti pubblici, la pensione di inabilità offre diverse possibilità in base alla gravità della condizione:

1. Inabilità totale e permanente: impossibilità assoluta di svolgere qualsiasi attività lavorativa.
2. Inabilità a proficuo lavoro: incapacità di svolgere un lavoro continuativo e remunerativo.
3. Inabilità alle mansioni: incapacità di svolgere le mansioni specifiche del proprio ruolo.

Queste condizioni sono valutate da apposite commissioni mediche.

La pensione di inabilità totale richiede almeno 5 anni di contributi, di cui 3 maturati negli ultimi 5 anni. L’importo è calcolato secondo il metodo retributivo o contributivo, in base all’anzianità maturata.

Assegno sociale sostitutivo per invalidi civili

Al compimento dei 67 anni, le persone con invalidità civile vedono trasformare le prestazioni percepite in un assegno sociale sostitutivo. L’importo per il 2024 è di 467,65 euro mensili, con limiti di reddito differenti:

• 6.079,45 euro annui per gli invalidi parziali;
• 19.461,12 euro annui per gli invalidi totali.

Per redditi particolarmente bassi, sono previste maggiorazioni che possono portare l’importo fino a 735,05 euro mensili.

Come richiedere l’assegno sociale sostitutivo

La domanda deve essere presentata all’INPS tramite:

• Il portale online dell’INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS;
• Patronati o consulenti abilitati;
• Il Contact Center dell’INPS.

È necessario fornire documentazione relativa al reddito personale e, se richiesto, del coniuge.

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