riscatto contributi INPS

Riscatto contributi INPS 2025: domande frequenti e risposte pratiche 

Il riscatto dei contributi  INPS mancanti rappresenta una delle questioni più delicate per chi, in vista della pensione, si accorge di avere dei “buchi” nella propria posizione contributiva.

Non sempre, però, è possibile versare i contributi arretrati: le regole variano in base al tipo di attività svolta, all’inquadramento lavorativo e al periodo temporale interessato.

Ecco una guida pratica, in formato domanda e risposta, con i principali casi reali e le relative soluzioni.

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Riscatto contributi INPS: posso riscattare quelli non versati da un datore di lavoro privato?

Domanda

“Ho scoperto di avere un buco contributivo dal 1° marzo 1986 al 30 aprile 1987. Ero lavoratore dipendente in azienda privata. Posso recuperare quei contributi non versati?”

Risposta

Sì, è possibile intervenire tramite la costituzione di una rendita vitalizia ai sensi dell’art. 13 della Legge n. 1338/1962.

Questa misura consente di coprire i periodi in cui:

  • esisteva un rapporto di lavoro dipendente;
  • il datore di lavoro non ha versato i contributi;
  • si è in grado di dimostrare con documentazione certa l’esistenza del rapporto di lavoro.

Quanto costa?

Il costo viene calcolato con il metodo della riserva matematica, che tiene conto:

  • dell’aumento di pensione ottenibile includendo il periodo mancante;
  • dell’età del lavoratore;
  • del sesso;
  • della categoria (dipendente o autonomo).

Quali documenti servono per dimostrare il rapporto di lavoro?

Sono validi, ad esempio:

  • libretto di lavoro;
  • buste paga;
  • lettera di assunzione;
  • estratti dei libri matricola o presenze;
  • eventuali benserviti o lettere di referenza.

L’INPS esamina caso per caso, applicando i coefficienti previsti dal DM 31/08/2007.

Riscatto contributi INPS: posso riscattare quelli mancanti come socio amministratore dal 1993 al 1996?

Domanda

“Dal 1° gennaio 1993 al 1° gennaio 1996 ero socio amministratore di un’azienda. Avevo chiesto la possibilità di versare i contributi volontari, ma non ho mai pagato. Posso recuperarli ora?”

Risposta

Purtroppo, no.

Il riscatto con rendita vitalizia o altre modalità è consentito solo per alcune categorie di lavoratori. I soci amministratori non rientrano in queste casistiche per i periodi anteriori al 1996.

Infatti:

  • La contribuzione volontaria può essere versata solo trimestre per trimestre;
  • Se non è stata versata all’epoca, non è più possibile sanarla oggi;
  • Il riscatto con costituzione di rendita vitalizia riguarda esclusivamente periodi di lavoro dipendente o di collaborazione, non l’attività di amministratore.

Esistono eccezioni?

Solo in presenza di:

  • un’attività lavorativa come co.co.co prima del 1996 (riscattabile entro 5 anni);
  • un eventuale corso di studi universitari da riscattare in quel periodo;
  • eventi specifici (servizio militare, maternità, infortunio).

In assenza di queste condizioni, i periodi 1993-1996 come socio amministratore non sono recuperabili.

Riscatto contributi INPS: è possibile riscattare i mancanti tramite Pace Contributiva?

Domanda

“Non posso usare la Pace Contributiva per riscattare i contributi non versati nel periodo 1993-1996?”

Risposta

No, non in questo caso.

La Pace Contributiva consente di riscattare solo:

  • periodi dal 1996 in poi;
  • privi di contribuzione in qualsiasi gestione;
  • per lavoratori privi di contribuzione antecedente al 1996 o, in alcuni casi, anche per chi ha contribuzione mista, ma solo dopo un’attenta verifica.

Per i periodi anteriori al 1996, come quello indicato (1993-1996), la Pace Contributiva non si applica.

Il recupero dei contributi è materia complessa, che richiede:

  • verifica della gestione previdenziale
  • analisi della documentazione disponibile
  • calcolo dell’onere
  • valutazione dell’effettiva convenienza

Riscatto contributi INPS: cosa fare?

Vista l’evoluzione costante delle disposizioni, si consiglia sempre di affidarsi ad un professionista esperto in materia.

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