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Invalidità civile

Invalidità civile e accertamento della disabilità: le novità 2025

L’INPS gestisce dal 2010 l’intero iter di riconoscimento dell’invalidità civile, della cecità, della sordità e della disabilità esclusivamente in modalità telematica.

Con la digitalizzazione dei processi, l’obiettivo è semplificare e velocizzare l’accertamento delle condizioni invalidanti attraverso:

  • Integrazione con le ASL per una valutazione più efficiente
  • Infrastrutture digitalizzate che permettono una gestione centralizzata delle richieste
  • Accesso ai servizi tramite SPID, CIE o CNS, garantendo sicurezza e trasparenza

Dal 2025, il D.Lgs. 62/2024 ha attribuito all’INPS l’esclusiva competenza nell’accertamento della disabilità, ridefinendo i criteri di valutazione e il concetto stesso di disabilità. Questo aggiornamento mira a rendere il sistema più equo ed efficace per chi necessita di prestazioni assistenziali.

Ti interessa l’argomento?
Leggi il nostro articolo sull’invalidità civile!

  1. Accertamento Sanitario

Il primo step per il riconoscimento dell’invalidità civile è la valutazione medica, che verifica la sussistenza delle condizioni sanitarie necessarie per ottenere i benefici previsti.

Per avviare la procedura è necessario un certificato medico introduttivo, che deve essere:

  • Redatto da un medico certificatore iscritto all’Ordine
  • Contenere la diagnosi dettagliata con i codici ICD-9 delle patologie invalidanti
  • Indicare eventuali terapie in corso e la presenza di patologie non soggette a revisione
  • Specificare la necessità di una visita domiciliare, se il richiedente è impossibilitato a deambulare.

Una volta emesso, il certificato ha una validità di 90 giorni e viene rilasciata una ricevuta con codice univoco, da utilizzare per la domanda telematica.

Esistono certificati specifici che permettono di snellire la procedura di accertamento:

  • Certificato oncologico: consente di ottenere una valutazione entro 15 giorni.
  • Certificato pediatrico specialistico: destinato ai minori ricoverati, per un riconoscimento rapido della disabilità.
  • Certificato integrativo: necessario in caso di richiesta di visita domiciliare o per integrare documenti mancanti.

Alcune categorie di minori sono esentate dalla visita medica alla maggiore età se già titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione. In questi casi, basterà aggiornare la documentazione amministrativa (modulo AP70) per continuare a percepire i benefici.

Per i minori con indennità di frequenza, se la domanda viene presentata nei sei mesi precedenti il compimento dei 18 anni, l’INPS garantisce la continuità delle prestazioni per adulti in via provvisoria.

  1. Accertamento Medico-Legale

Il richiedente viene convocato dalla Commissione Medica Integrata (CMI), composta da:

  • Medici dell’ASL e dell’INPS
  • Un operatore sociale, se necessaria la valutazione per il collocamento mirato.

Se il cittadino non si presenta alla visita, viene concessa una seconda convocazione. Un’ulteriore assenza porta alla chiusura della domanda.

I verbali di invalidità grave (Legge 104/92) hanno effetti immediati, mentre per i malati oncologici i benefici economici vengono erogati subito dopo la visita.

Se il richiedente necessita di contrassegno invalidi o agevolazioni fiscali, il verbale può certificare direttamente il diritto a questi benefici.

Il verbale viene validato dal Responsabile Medico INPS. Se ciò non avviene entro 60 giorni, si applica il principio del silenzio-assenso, rendendo il verbale automaticamente valido.

Nei casi più complessi, l’INPS può richiedere una seconda visita diretta o esprimere un doppio giudizio:

  1. Per il riconoscimento dei benefici economici;
  2. Per la concessione di agevolazioni non economiche (es. esenzione ticket).

Una volta validato, il verbale viene inviato in due versioni:

  • Integrale, con tutti i dettagli sanitari;
  • Semplificata, con il solo esito della valutazione.

Dopo la verifica sanitaria, si passa alla fase amministrativa. L’INPS verifica:

  • Requisiti reddituali e patrimoniali;
  • Documentazione bancaria per l’accredito;
  • Stato civile e residenza.

Le prestazioni economiche decorrono dal mese successivo alla domanda. Dal 2018, alcune indennità (es. accompagnamento) vengono concesse automaticamente senza ulteriori accertamenti.

3. Revisioni e Verifiche

L’INPS può disporre controlli periodici per verificare il mantenimento dello stato invalidante.

Se il verbale è soggetto a revisione, il cittadino viene convocato con 40 giorni di preavviso. Se la condizione è stabilizzata, la valutazione può avvenire sugli atti, senza necessità di visita.

Alcune patologie gravi (es. Sindrome di Down) sono esenti da revisione, garantendo continuità nelle prestazioni.

L’ente previdenziale può disporre controlli a campione in qualsiasi momento. Se il cittadino non si presenta alla visita, l’indennità viene sospesa e, in caso di seconda assenza, revocata.

4. Contenzioso e Ricorsi

Se il cittadino non è d’accordo con l’esito della valutazione sanitaria, può:

  • Presentare un Accertamento Tecnico Preventivo (ATP), un passaggio obbligatorio prima di avviare il ricorso in Tribunale.
  • Intentare un ricorso giurisdizionale entro sei mesi dalla notifica del verbale.

Se l’INPS si accorge di un errore, può correggere il verbale in autotutela, senza necessità di ricorso.

Dal 1° gennaio 2026, il nuovo sistema di accertamento della disabilità sarà esteso a tutto il territorio nazionale e questo renderà l’iter più trasparente ed efficiente per tutti i cittadini.

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